Chi mi segue da un po’, sa che per un certo periodo della mia vita ho sofferto di ansia molto forte.
Si, avevo solo 23 anni quando mi è capitato. Per di più la beffa del destino…mi ero appena Laureata, in Psicologia.
Un matrimonio finito dopo solo 9 mesi, un amante e un abbandono che mi ha spezzato il cuore.
Ma con questo articolo non voglio assolutamente soffermarmi sulle cause del mio malessere, ma penso sia più utile porre l’attenzione su come sono riuscita a vincere l’ansia, e per di più nell’ultimo periodo senza farmaci.
I miei attacchi di Ansia erano arrivati ad un punto talmente forti che decisi di farmi seguire direttamente in ospedale accettando il ricovero, e contrariamente a quanto si possa pensare è stata l’inizio della mia risalita.
Si, perché proprio in reparto incontrai lo Psichiatra che posso proprio dire: mi salvò la vita.
È stato lui che mi ha fatto mangiare dopo giorni che il mio stomaco si rifiutava di trattenere cibo. È stato lui a farmi capire che avevo ancora tante cose da fare e che soprattutto che avevo ancora tanti obiettivi da raggiungere. È stato lui che mi ha incoraggiato a prendere il volo e a riprendermi in mano la mia vita.
Sono sincera, non è stata cosa facile, ma oggi posso dire ce l’ho fatta.
Ogni giorno aiuto persone a trasformare l’ansia in nuove emozioni utili come psicologa e come Coach, e ogni giorno mi rendo conto di quanto in realtà l’Ansia sia considerato uno stato emotivo più complicato di quello che effettivamente sia.
Ma quali sono i passaggi che mi hanno aiutata a trasformarla?
Io li definisco le 3 A:
- Accettala. Finché non accetti il disagio che hai (ansia come altre cose) non porterai mai a consapevolezza il fatto che hai bisogno di aiuto e non lo chiederai. E finché non chiedi aiuto non uscirai mai dai loop dei tuoi pensieri non funzionali, anzi continuerai a giustificarti.
- Ascoltala. Si, ogni disagio ha sempre qualcosa da dirti. Solo ascoltandola imparerai a percepirla nel tuo corpo e nei tuoi pensieri e solo allora potrai capire da dove iniziare. L’ansia non si manifesta nella stessa maniera in tutte le persone. Alcune persone sentono subito delle specifiche sensazioni corporee: morsa allo stomaco, idea di non riuscire a respirare, confusione in testa. Oppure si manifesta con pensieri non utili che poi comunque sfociano in sensazioni. Tutte queste sensazioni o pensieri ricordati che si sono creati per dirti qualcosa. Un’insoddisfazione di base, cose per troppo tempo trattenute, sogni lasciati nel cassetto per lungo tempo. È una richiesta di aiuto.
- Agisci. Inizia a fare delle cose diverse rispetto a ciò che hai sempre fatto. Se fare un determinato pensiero ti porta a quella sensazione di ansia cambia pensiero. Se fare quella cosa ti porta ad avere uno stato di ansia: cambia azione. Come per magia pensieri e azioni diversi causano sensazioni diverse. Ti faccio un esempio: se hai un pensiero ricorrente che ti crea una sensazione non utile, cambia il modo in cui pensi a quella cosa e nota cosa cambia.
Ecco questi sono i tre steps che oggi posso dire “mi hanno salvato la vita”.
La domanda che mi viene fatta spesso è: “funziona con tutti?”. Dipende dall’atteggiamento con cui parti. Ecco perché prima di decidere se aiutare una persona attraverso il metodo delle 3A faccio un colloquio di orientamento per capire quale metodologia sia adatta alla persona al fine di ottenere il miglior risultato.
Per prenotare la tua sessione di orientamento puoi scrivere a caterina@caterinapettinato.it o compilare il form
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