Qualche giorno ho ricevuto questa email. Inutile dire l’emozione nel leggerla. Solitamente custodisco queste lettere per me nel mio cuore. Poi però mi sono detta: dato che rompo tanto le scatole con questo metodo delle 3A 😀 è bello poter raccontare e fare leggere come anche altre persone ce la stanno facendo. Fino a qualche tempo fa mi sentivo dire: “Beh tu sei stato un caso fortunato ad uscirne”. Oggi posso dire: non è vero! Io mi sono impegnata per stare bene, e come sono riuscita io possono farlo tutti. Come Rita.
Ecco la mia storia. Sono una donna di 52 anni, sposata da 35 e mamma di tre figli una femmina di 34 e due maschi di 30 e 21 anni. Sono già nonna di una bimba, Sofia di sei anni e Nicolo’ di due mesi. Una famiglia bella e unita, una famiglia serena, la mia.
Ho la fede tramandata dalla mia nonna e molte volte mi sono affidata a Cristo e alla Croce. Questo mi consolava e mi ha sempre aiutato ad andare avanti magari arrancando.
La mia vita negli ultimi quattro anni si è trasformata in un campo minato di preoccupazioni e dispiaceri.
Da circa quattro anni soffro di tachicardia parossistica ed extrasistole. Dopo diverse visite di vari specialisti e alcune corse in pronto soccorso con 180 battiti al minuto, i medici mi mettono in cura con betabloccanti fino a quando ho deciso di andare a fondo del perché il mio cuore non voleva fare giudizio.
Ho incontrato una Specialista in Aritmologia che mi toglie subito le pastiglie per poter fare un holter pulito da medicinali, cioè un esame che rileva i battiti per 24 ore.
Il risultato era un “bollettino di guerra” tanto che mi hanno chiamato a casa!
Stavo male non ero più in grado di fare i lavori di casa, dovevo mangiare pochissimo per non riempire tanto lo stomaco e da quel momento (circa due mesi) ho avuto cinque attacchi di tachicardia per 10-12 e 14 ore di seguito.
A giugno l’anno scorso ho fatto il primo intervento di ablazione cardiaca ma dopo 11 giorni ho avuto la conferma che l’intervento non era riuscito era arrivato l’ennesimo attacco durato undici ore!
E così è arrivata anche l’ansia e la paura di star male. L’ansia era diventata la mia ombra che mi ossessionava le giornate.
Ritorno a prendere i betabloccanti in attesa che passassero i sei mesi per poter rifare l’intervento.
Per cause diverse e per la salute disastrata da questo cuore, le mie giornate erano solo rivolte al lavoro, alla famiglia, al mio papà anziano ammalato di alzheimer e alla mamma di mio marito anziana e operata l’anno scorso al cuore con tre by-pass e per non farmi mancare niente, mio marito l’anno scorso ha avuto un infarto.
Insomma, con tutte queste vicissitudini mi sono annullata totalmente e non esistevo più.
Tutto questo malessere fisico e le preoccupazioni mi hanno svuotato il cuore, le emozioni non esistevano più!
Non provavo più il bene delle persone. Stavo diventando di nuovo nonna e non provavo gioia. La mia vita era senza un senso non vivevo più.
Ero morta dentro! Un giorno nel vedere alcune fotografie ho notato quanto ero bella quando sorridevo e mi sono resa conto che non ridevo più! I miei familiari soffrivano nel vedermi così ed erano preoccupati.
A gennaio arriva il secondo intervento di ablazione, dove hanno trovato quattro punti di tachicardie di nature diverse da bruciare. La ripresa è stata più veloce e per tre mesi mi hanno lasciato la cura di betabloccanti per tener tranquillo il cuore perché molto provato e irritato.
L’ansia e la paura non mi hanno mai lasciato in pace ma al momento giusto cioè quando stavo toccando il fondo ho conosciuto Caterina Pettinato, la mia Mental Coach…. la mia salvezza, l’ ancora dove ho potuto aggrapparmi.
È stato come un cielo di nuvole nere che all’improvviso si è aperto….e lì ho visto il sole!
Ho iniziato a parlare e prendere appunti. Piccole frasi poche parole che mi hanno stravolto la mente e la vita!
Ero in fondo ad un abisso e piano piano risalivo e respiravo ossigeno.
Il mio cuore si è aperto e subito si è preparato ad ascoltare. “Non si può agire sugli altri”. “Cambiando noi cambiano gli altri”. Quando sto bene stanno bene i miei figli e mio marito”.
Su ogni cosa Caterina riusciva a farmi vedere le cose da un altro punto di vista.
Semplicemente facendomi notare cose che avevo attorno e che io non prendevo più in considerazione.
Mi ha spiegato come potevo meditare e mi ha dato il compito di cercare ogni giorno dieci cose belle. Ricercare le cose belle per una persona come me che ero vuota nella testa e nel cuore, non è stato facile…e mi sono subito resa conto che la mia mente e i miei occhi non riuscivano più a vederle.
Poi, anche i suoi consigli di pensare al mio cuore in modo positivo, pensare che stava bene. Parlare al mio cuore e dirle che era bello e che era guarito!
Ho messo subito in pratica tutte le cose dette, ogni giorno scrivevo a Caterina e a piccoli passi ho avuto grandi risultati.
Altro importante compito è stato quello di iniziare a ridere. Perché fa bene alla mente e al cuore. Così mi ha insegnato la ginnastica facciale. Poi un dono: il libro scritto da Richard Romagnoli “Ho imparato a ridere”. Letto in cinque giorni. Meraviglioso insegnamento di vita!
Con questa tecnica semplice ho iniziato a sentirmi meglio mentalmente e fisicamente.
Ho iniziato a sorridere ed ero diventata lo specchio per i miei familiari che hanno iniziato a ridere con me. Il mio viso in poco tempo ha cambiato l’espressione cupa, ora è più disteso e sereno.
Non solo, ma anche l’ansia si stava allontanando da me. Appena arrivava, cercavo di seguire i consigli respirare profondamente, leggere le cose belle scritte e meditare.
Dopo solo una settimana dall’incontro con Lei mi sentivo felice e vedevo le cose sotto un altro aspetto.
La mia vita era sempre la stessa con tutti gli impegni e le preoccupazioni ma ero più forte e ogni giorno ero più serena.
Un giorno ho cercato di pensare a cosa erano diventate per me le emozioni. Erano qualcosa che cresceva dentro e che mi faceva stare bene, che mi portava un equilibrio tale da vivere in armonia.
Emozione poteva essere la ricerca ogni giorno delle cose belle che prima non vedevo. Emozione era sentire serenità nell’anima. Era sorridere ogni giorno e vivere meglio.
Emozione era sentire la mia mente più positiva e più libera. Emozione era che mi sentivo rinata e che il mio cuore era diventato bravo e tranquillo!
Poi è arrivato il giorno del WorkShock della Risata con Richard Romagnoli. Ero felice di essere lì, sentivo il bisogno di fare qualcosa di grande per me, per continuare il mio percorso di rinascita.
Anche Richard è arrivato al momento giusto! Si è rivelato subito una persona piena di carisma ed è stato per me un “grande dono” conoscerlo.
É un uomo che sa portare nel cuore la pace, la gioia, la gratitudine, il perdono!
Quella giornata è stata una delle mie più belle giornate che ho passato in questi ultimi anni. Mi ha insegnato tante cose: ridere, il C.A.T.C.H. il ringraziamento a Madre Terra, la gratitudine, la meditazione guidata, e così sono passata dal ridere per 17 minuti a crepapelle al piangere di emozione!
Il mio cuore si è aperto e dentro ho ritrovato armonia, pace, un profondo benessere e la libertà nell’anima.
Mi sentivo un’altra persona, rinata alla vita!
I battiti del cuore ora si devono assestare e ogni tanto corrono un po’ più veloce di quanto dovrebbero.
Ora sto lavorando su una cosa molto importante: accettare l’ansia e il cuore che ogni tanto batte un po’ più veloce (per i medici ci vorranno ancora 3-4 mesi). Accettare e Accogliere, quindi non combattere. Quando accetto e accolgo queste cose vanno fuori da sole!
Allora nei momenti più duri mi applico e metto in pratica la risata interiore nel mio cuore porto le cose belle e il bene che voglio ai miei cari così provo emozione e il mio cuore è felice! Ad esempio quando il mio pensiero va alla mia mamma, che manca da 20 anni, quando faccio meditazione è una sensazione stupenda mi calma e la sento vicina. Spiritualmente mi riempio di lei porto con il C.A.T.C.H il suo pensiero e la sua immagine sorridente dentro di me e poi sto bene la sento con me tanto da emozionarmi e piangere di gioia.
Certo bisogna metterci impegno, costanza e attenzione! Ci sono ancora delle giornate NO e momenti difficili, dove mi ritrovo a lottare e subito metto in pratica tutto quello che ho imparato durante il percorso con Caterina.
Quello che mi ha stupito maggiormente di questo percorso è la velocità con cui ho raggiunto i risultati senza toccare alcuna tematica clinica o psicopatologica, ma semplicemente utilizzando tecniche di Coaching.
Cosa dire? Grazie a Caterina? No! Lei mi sgriderebbe se pensassi così! Grazie e me stessa per questa opportunità che mi sono concessa.
Rita.