L’ansia non deve farti paura.
Molto spesso viene descritta come un mostro, come qualcosa da sconfiggere.
Vuoi sapere un segreto?
Cambia punto di vista.
[Tweet theme=”basic-full”]L’ansia non è un mostro e non è necessario sconfiggerla (Caterina Pettinato)[/Tweet]
L’ansia è un’emozione e come tale ha senso di esistere, di essere ascoltata e di essere espressa, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Proprio l’altro giorno durante il corso –Ansia? Che ridere!- è stato affrontato il tema dell’utilità o meno di esprimere le proprie emozioni, senza giudizio e senza paure.
C’è ancora chi sostiene che non sempre le emozioni vadano espresse perché “chissà cosa nascondono”, io invece affermo che se ti è utile esprimere ciò che senti fallo. Non temere il giudizio o di scoprire chissà che cosa, a volte è veramente più semplice di ciò che ci fanno credere.
Quando ero ricoverata in psichiatria non mi era possibile esprimere ciò che avevo dentro il più delle volte. Anche una semplice domanda o affermazione avrebbe potuto essere interpretata.
Mi ricordo ancora di quella volta in cui chiesi all’infermiera che tipo di farmaco fosse ciò che mi stava somministrando, e la sua risposta fu “prendilo e basta”. Inoltre, non contenta, scrisse nella mia cartella che non stavo collaborando alla terapia.
Che idea mi sarei potuta fare riguardo l’esprimere le mie emozioni?
Fin da piccola ho fatto fatica ad esternare ciò che avevo dentro, non andava mai bene ciò che provavo, era sempre giudicato. Nel momento in cui sono crollata da una parte mi veniva detto che dovevo imparare a buttare fuori ma dall’altra avrei dovuto rispettare delle regole.
Paradossale no?
Proprio l’altro giorno durante un mio corso mi sono confrontata con uno psicoterapeuta vecchio stampo e con molto dispiacere ho constatato ancora questa tendenza a considerare chi soffre di stato ansioso “patologico”.
Ma l’ansia è anche un’emozione che va gestita, prima che diventi patologia devono accadere cose specifiche!!
Non si prende nemmeno in considerazione minimamente che l’ansia è anche un’emozione che può essere gestita, espressa trasformata.
Così che i giovani, a soli 20 anni si ritrovano diagnosi non precise e non spiegate e si sentono “patologici” tanto da sentirsi in dovere di chiedere psicofarmaci anche quando non è necessario. Si sentono inadeguati e malati.
Ma ci si rende conto di quanto possa essere invalidante per una persona sentirsi dire “sei malata, e dovrai abituarti?”.
Quel giorno in cui con occhi imploranti chiesi allo psichiatra del reparto di ascoltarmi senza scrivere fu la svolta di tutto: “ho solo 25 anni, dissi, ho tutta una vita davanti”.
Forse io sono stata fortunata, forse ho incontrato lo psichiatra giusto, ma nel mio cuore c’è ancora quell’idea che qualcuno rispetti le emozioni e il diritto di poterle esprimere così in maniera naturale.
[Tweet theme=”basic-full”]Esprimere le emozioni non è un patologia, ma un atto di amore verso se stessi (Caterina Pettinato)[/Tweet]