Argomento molto controverso quello del tradimento, ma abbastanza presente nelle nostre vite, più di quello che possiamo immaginare.
Il tradimento o anche solo il pensiero di poterlo subire o agire è una fonte d’ansia piuttosto certa.
Per qualcuno può essere perdonato per altri assolutamente no.
C’è una cosa che ho imparato a fare quando lavoro con coppie o persone che mi chiedono aiuto per gestire le conseguenze di un tradimento o semplicemente aiuto per gestire il pensiero di un possibile tradimento: astenermi dal giudizio.
[Tweet theme=”basic-full”]Il tradimento, reale pensato, va capito prima che giudicato. (Caterina Pettinato)[/Tweet]
Molto spesso è facile giudicare chi tradisce.
Il problema sta proprio nel giudizio che nella nostra mente si insinua nel momento in cui veniamo a conoscenza di un tradimento.
Se vuoi farti un’idea più concreta esistono tantissimo portali dove le persone possono “confessare”, è molto interessante leggere cosa accade.
Viene spontaneo prendere le difese di chi lo ha subito. È difficile entrare nella mappa di pensiero del “traditore” proprio per il pregiudizio.
Attenzione non sto giustificando chi tradisce. Sto solo dando un punto di vista diverso.
[Tweet theme=”basic-full”]Osservare ciò che non piace da una prospettiva nuova aiuta capire ciò che apparentemente ci spaventa.[/Tweet]
L’ho fatto perché tu…
L’hai fatto perché io…
Tipiche frasi.
Ma nessuno si ferma ad osservare l’opportunità che in alcuni casi può portare un tradimento o un pensato tradimento.
Quello che mi capita più spesso sono casi in cui il lui o lei della coppia è tentato verso un possibile tradimento.
Il copione è sempre lo stesso. Periodo di cambiamento nella coppia, il compagno o la compagna si iniziano a guardare con occhi diversi e tutta quella complicità che si aveva una volta sembra essere sepolta.
Ecco che inizia il gioco del: “sei cambiato/a” o del “non mi consideri più”.
La vita di coppia diventa un routine.
Poi accade quella cosa che riaccende in te un piccolo fuocherello nel tuo cuore.
Non è di certo amore o voglia di tradimento. Ma è come se un giorno tutte quelle sensazioni iniziano a farsi risentire. La tua mente inizia a ricordarsi che il tuo compagno è stato anche il tuo amante.
Si ricomincia a guardare con occhi diversi chi ti sta vicino.
Poi però il pensiero va all’altro e se non si gestisce il danno è compiuto.
Il danno non è il possibile tradimento in sé, il danno è come tu reagirai se non gestisci questo momento con fermezza introspettiva.
Allora cosa fare?
Parti dall’idea del possibile tradimento. Rivivi le emozioni che tanto ti mancano. Usa l’immaginazione. Poi immagina di poterle rivivere con la persona che hai accanto. Cosa succede? Come stai?
A volte si cerca all’esterno ciò che abbiamo vicino. Ci si dimentica semplicemente che si ha e che si può avere in maniera molto più semplice.
Certo ci sono quei casi in cui ci si può rendere conto che effettivamente qualcosa è cambiato nella coppia. Si può scoprire di non essere più innamorati. Allora cosa si fa?
Una parola: onestà nei sentimenti verso se stessi e la persona che abbiamo vicino.
La domanda che solitamente mi fanno durante la Coaching è: ma a te Caterina è mai capitato?
Rispondo sempre molto timidamente a questa domanda 🙂 , ma poi penso quanto possa essere di aiuto alla persona che ho di fronte.
Io ho sempre tradito finché ho capito cosa volesse dire per me tradimento.
È stato così che ho rovinato il mio primo matrimonio e dopo quello anche altre storie a cui tenevo.
[Tweet theme=”basic-full”]Il tradimento è primariamente una mancanza di amore verso se stessi (Caterina Pettinato)[/Tweet]
Quando ti ami e ti accetti, sei anche in grado di ascoltare le tue emozioni e di esprimerle. Quando fai questo il tradimento non esiste più: o ami o non ami.
Buona riflessione