La cosa che amo di più del mio lavoro è il poter condividere anche con chi mi segue le mie esperienze così come voi fate con me.
Come già scritto varie volte credo fortemente nel potere della condivisione dei fatti di vita.
[Tweet theme=”basic-full”]Tutto ciò che accade nella tua vita è sempre un punto di forza perché porta con sé gli insegnamenti dai cui ripartire.[/Tweet]
Oggi riesco a fare quello che faccio anche grazie a tutto ciò che ho affrontato e sto affrontando nella mia vita e grazie a voi che ogni giorno mi scrivete.
Proprio questa mattina dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto mi sono fermata a riflettere e ad un certo punto ho sentito la necessità di rispondere a questa persona facendo riferimento alla mia esperienza.
Condivido anche con voi, sono sicura che sarà di ispirazione per tanti altri.
Sono passati ormai 6 anni.
6 anni di guerra orientata al non so dove.
Lei ha la sua vita ormai da anni, lui anche.
Eppure è una guerra.
Per soldi?
No, non ce ne sono.
Per amore?
No, questo non è amore.
Mi sto chiedendo dopo 6 lunghissimi anni da dove possa scaturire questa ostinazione nel creare dei problemi da parte di una ex moglie, che potrebbe essere anche un ex marito naturalmente.
Gli avvocati?
Si fanno solo guerra tra di loro. Non comunicano, giocano a chi è più grande in aula davanti al giudice. Non pensano minimante al cliente, a ciò che è bene per lui.
La parola che rimbomba in continuazione è solo: vincere.
Poi aggiungiamo tra gli attori i rispettivi nuovi compagni.
Sembra sappiamo perfettamente cosa è meglio fare.
Ecco che il casino diventa ancora più grande.
Infine arriva quel momento in cui non c’è più niente da fare: la disfatta è arrivata.
Pur di sentire la parola ragione si va avanti. Si sta sanguinando ma si preferisce morire dissanguati emozionalmente piuttosto che vedere che la soluzioni è li davanti agli occhi.
Persone sono disposte ad aiutare, ma no, la ragione, annebbia la vista.
Ogni giorno si danno colpi e si ricevono, senza un obiettivo, solo perché il legale ha detto di fare così.
Io mi ritrovo indifesa e dall’altra parte.
Sono l’altra.
Ogni giorno pugni in faccia quelli più forti.
Cosa devo fare da mamma per tutelare mio figlio?
Cosa devo fare di fronte a tante ignoranza e cattiveria.
Una dura prova per me, ogni giorno.
Non posso permettermi di annebbiare la mia mente con la rabbia e l’odio.
Posso solo pensare a fare ciò che possa proteggere me e mio figlio che non centriamo nulla in tutto questo.
Io non sono la causa di quella separazione.
Non ho fatto nulla per portarti via il tuo ex marito.
Nessuno ti ha tolto niente, nemmeno ciò per cui tu stai lottando inutilmente.
Allora perché tutto questo?
Sinceramente penso non ci sia un perché preciso e alla fine l’unica cosa che mi viene da dirti è solo:
ti perdono cara ex moglie, ma togliti dai c………i!