Gratitudine, apprezzamento, rendere grazie. Non importa che parola usi, vogliono dire tutte la stessa cosa. Felicità. Dobbiamo essere felici. Felici per i nostri amici e la nostra famiglia. Felici di essere vivi. Che ci piaccia o no (Meredith 2×9).
Troppe volte ci lamentiamo per il fatto che per essere felici abbiamo bisogno di questo piuttosto che quello. Ma non ci si sofferma quasi mai sul fatto che possiamo essere felici partendo da ciò che abbiamo.
Gratitudine. Rendere grazie. Siamo vivi e la maggior parte di noi ha una casa, una famiglia e un lavoro. Grazie. Per molti non è sufficiente per definirsi felici, e pensa di non essere destinato ad esserlo. Possiamo dire grazie ma non essere felici.
Cosa accadrebbe se iniziassimo a fare attenzione alle piccole gioie della vita?
Grazie. Apprezzare le piccole vittorie che ogni giorno la vita di concede, non è abbastanza per esser felici?
In prima persona mi rendo conto che a volte mi lamento troppo, e ogni volta che raggiungo un piccolo risultato non mi do il tempo di apprezzarlo e ringraziare che sto già pensando alla cosa successiva che può rendermi felice.
Quante volte capita anche a voi?
Continuiamo a dare per scontate alcune cose, non siamo abituati a dire grazie né a noi stessi, né alla vita, né agli altri. Siamo abituati ad essere semplicemente essere umani.
Ci sono delle volte in cui ci reggiamo a mala pena in piedi, perché ci sono dei pensieri che ci logorano, ma nonostante questo restiamo in piedi e andiamo avanti e magari incoraggiamo anche altre persone a farlo.
Meredith ha il coraggio di dire a Derek che in fin dei conti è contenta che lui sia così, anche se è tornato alla moglie. Se non fosse così non sarebbe lui. Sa perfettamente che Derek non ama Addison, ma non sarebbe Derek se non provasse a ricostruire il matrimonio. È comunque contenta perché sa che non si era sbagliata su di lui.
Proprio per questo è importante apprezzare le piccole vittorie.
Dalla vita non puoi aspettarti sempre il massimo, a volte devi accontentarti e godere di ciò che hai.
Il più delle volte tendiamo ad essere egoisti. Si è sempre pronti a puntare il dito perché non abbiamo questo o quello e non ti rendi conti che hai più di quello che pensi. Pensi magari di non aver bisogno delle cose che hai, perché magari chi ti sta vicino apparentemente ha cose che vuoi tu che in questo momento non puoi avere. Quindi ti accanisci contro la vita per ottenere quella felicità meccanica che è tanto celebrata in molti corsi di formazione. Fai questo corso e riuscirai ad ottenere tutto quello che vuoi. Scalcia, lotta per ottenere tutto ciò che tu ritieni essere indispensabile per la tua vita e poi cosa succede?
Ti rendi conto che hai tralasciato cose importanti, come dire grazie per le cose che già hai e alle persone che hai vicino. Sei ancora in tempo per chiedere scusa, fallo, datti l’opportunità di ricominciare.
Prendi un foglio bianco e scrivi tutte quelle volte che avresti voluto o dovuto dire grazie o scusa e non lo hai fatto perché eri più concentrato su ciò che non avevi o a pensare di avere ragione. Ti meraviglierai nel trovare un elenco molto lungo di persone da ringraziare e con cui scusarti e magari ricominciare.
Mi piace l’idea di Meredith di decidere di stare lontano dagli amici perché non vuole passargli la tristezza che ha nel cuore, anche questa è una forma di gratitudine.
Mi piace il fatto che riconosce in Derek la voglia di salvare ciò per cui è stato grato per 11 anni. Mi piace come si regge in piedi e prova ad essere semplicemente un essere umano.
Forse non siamo destinati ad essere felici. Forse la gratitudine non centra niente con la gioia. Forse essere grati vuol dire riconoscere quello che hai per quello che è. Apprezzare le piccole vittorie. Ammirare la fatica che richiede essere semplicemente umani. Forse siamo grati per ciò che ci è familiare. O forse siamo grati per le cose che non sapremo mai. Il fatto che abbiamo il coraggio di reggerci in piedi è già un motivo sufficiente per festeggiare (Meredith, 2×9).