Amore: una parola molto semplice da scrivere ma molto complicata nella vita.
Molto spesso quando stiamo con una persona da anni ci si dimentica di come si era agli inizi.
Conosciamo una persona e subito pensiamo “chissà quale storia”, senza pensare che forse quella persona non ha storia, o al momento non la vuole dire.
“Sono una ragazza in un bar”.
“Sono un ragazzo in un bar”.
Ad un certo punto puoi anche scoprire che anche se hai passato la notte insieme non sai nemmeno il nome, e in quel momento vorresti sparire.
https://www.youtube.com/watch?v=XUbcWzBLTZw
Pensi sia finito tutto finalmente, finché non ti ritrovi quella persona sul posto di lavoro e per di più è il tuo capo.
Inizi a pensare che anche questa volta sei in un bel pasticcio, e che il “sono una ragazza in un bar” non funziona più.
Pensavi a una notte senza impegno, senza storie, solo puro sesso e invece ti ritrovi davanti alla persona che diventerà l’amore della tua vita. Ma tu ancora non lo sai..
Ora, riflettiamo su ciò che è capitato nelle nostre storie d’amore, non importa se sono passate. Prendine una a caso. Quanti di voi al primo incontro (non appuntamento) hanno pensato “può essere la persona con cui passerò il resto della mia vita?”.
Io mi ricordo ancora il mio primo incontro con il mio attuale compagno padre di mio figlio. Una sera come tante, ad un corso di tango: “sono solo una ragazza che balla il tango”, “sono solo un ragazzo che balla il tango”. Pensavo a tutto tranne che sarebbe diventato l’amore della mia vita.
Questo è il punto.
Perché ci siamo innamorati fin da subito di Meredith e Derek?
Tra le varie cose, di sicuro perché abbiamo visto nel loro primo incontro il nostro primo incontro. Ci piace l’idea che da qualche parte c’è un nostro Derek che ci aspetta e ci dica “sono solo un ragazzo in un bar”.
Così arrivi che ti ritrovi innamorato di quel ragazzo incontrato nel bar, ma ci sono complicazioni per vari motivi. Derek è il capo di Meredith. L’uomo che conosci è sposato.
Quindi cosa decidi di fare?
“La partita, si dice che una persona ha la stoffa per giocare, oppure no. […]Arriva un momento un cui diventa più che un semplice gioco e puoi farti avanti oppure voltarti e andare via. Potrei abbandonare ma c’è un problema: mi piace troppo il campo di gioco.” (Meredith 1×1)
Ecco ora è il momento di scendere in campo. Di giocare la tua partita oppure no. Subito decidi di voltarti e andare via ma poi capisci che ne vale la pena. Ti piace essere innamorata e l’idea di poter cominciare qualcosa di nuovo. Il cuore batte, ma se ancora insicura, quindi decidi di mettere una corazza, perché è meglio per te, ti senti più protetta, ma poi…
Si capisci che ti piace troppo il campo da gioco e scendi in campo.
È così tutto ha inizio.
Senti il sangue che ti scorre nelle vene, lo guardi sei felice. Dal “sono sola una ragazza in un bar” vorresti saper di più di lui.
Lo guardi ti perdi nei suoi occhi. Respiri. Ok, ora glielo chiedo. Si, voglio sapere di più.
Al momento non mi dice niente, non vuole una cosa seria?
Io sono già innamorata, e quella cosa della ragazza senza storia non funziona più.
Poi, quando meno te lo aspetti arriva quel momento che tanto aspettavi..
“Alla fine del giorno la fiducia è una cosa misteriosa. Appare improvvisamente quando meno te lo aspetti. E un giorno ti accorgi che la favola è leggermente diversa da come l’avevi sognata. Il castello potrebbe non essere un castello. E non è tanto importante che la felicità sia eterna. Ma che si possa essere felici al momento. Perché una volta ogni tanto, una volta può capitare che le persone ti sorprendano. Una volta ogni tanto le persone possono anche toglierti il fiato” (Meredith 1×8).