Vi ho scritto tante volte riguardo il mio incontro con Patrick Dempsey, ma non mi sono mai soffermata a raccontarvi di come è lui veramente.
In questi giorni tanti commenti e tante opinioni, dopo che è stata trasmessa la puntata di C’è Posta per Te dove il nostro Patrick è stato ospite.
Partiamo dal presupposto che non amo molto parlare di certe cose, ma quando leggo alcuni commenti o alcuni articoli scritti con i piedi, per essere gentile, penso sia corretto scrivere di qualcosa che realmente sia. Spero tanto che tramite le mie parole e le mie emozioni anche voi possiate arrivare ad avere la sensazione di conoscerlo un pochino.
La prima volta che ho conosciuto il vero Patrick, è stato grazie alle parole di una persona a me molto cara, Serena. Il nostro incontro la sua storia, le sue parole. La sua semplicità e il suo rispetto per Patrick e la famiglia di Patrick. Mi racconta tante cose. Rimango molto colpita, perché nel suo racconto non sento parole come: figo, bello, o cose del genere. Le parole che escono sono: buono, gentile, delicato, tenero, divertente e proiettato verso l’altro. Ad essere sincera è proprio l’idea che mi ero fatta nell’immaginarmelo al di fuori di Grey’s Anatomy. Non so perché, ma io sono una che va a sensazione.
Ma andiamo avanti.
Il mio primo incontro con Patrick di persona è avvenuto il 15 Ottobre del 2015 in Maine. Erano le 21 quando mi trovavo nel parcheggio dell’Hotel e, mentre aspettavo che mio marito mi venisse a prendere, sento una voce che dice ai bimbi: “Fate i bravi, ci vediamo dopo, datemi un bacio”. Il cuore comincia a battere perché in quella voce c’è qualcosa di familiare. È la voce del dr. Shepherd, (Grey’s Anatomy l’ho sempre visto in lingua orginale). Quella voce, un po’ da papero, ma tanto dolce. Mi giro e lo vedo mentre guarda i suoi figli che si allontanano con la tata. Mi passano vicino, e la piccola Talula mi sorride, come per dire “Ti ho visto che guardi il mio papà”. Quella sguardo da bambina furbetta e che la sa lunga, che in un certo senso divertita dalla mia faccia, che in quel momento secondo me era da pesce lesso.
Si, ecco avevo visto per la prima volta Patrick dal vivo.
Non so come io sia potuta ad arrivare fino li, me lo chiedo ancora. Io penso che le nostre vite siano in un qualche modo intrecciate con quelle di altri. Questi nodi poi possono rimanere come possono sciogliersi. Beh, la mia vita in questo periodo in un qualche modo si è legata a tutto quello che gira intorno al Centro e in questa energia c’è anche lui.
Ok, vi stavo dicendo che dopo aver guardato i figli allontanarsi con la tata, mi rivolge uno sguardo molto dolce mi saluta, un sorriso dolcissimo e una strizzata d’occhio, come se avesse capito tutte le mie emozioni del momento. Poi arriva Mary, che da lontano avendo visto la scena, mi fa un gran sorriso, e mi dice “Ci vediamo domani Caterina”.
Quando salgo in macchina rimango un po’ lì, come un ebete a godermi quell’incontro, che sebbene senza parole praticamente mi aveva riempito il cuore di emozioni pazzesche.
Il 16 Ottobre alle 7 si era già in pista per l’apertura della Dempsey Challenge. Sono le 7.30 quando viene annunciato Patrick. Sale sul palco, una risata contagiosa, energia, fermezza in quello che dice e tanta dolcezza. È come se avesse uno sguardo e una parola per tutti.
Così dà il via alla camminata e poi scende dal palco per dedicarsi, per il tempo che gli è concesso alle persone che ancora lo chiamano McDreamy.
Inutile dirvi della mia faccia nel momento in cui lo vedo salire sul palco e parlare io ero molto vicino..
Ok, non prendetemi in giro… perché quello che vi sto per raccontare può poi farvi invidia.
Ore 8.30 torno indietro dalla camminata il mio bimbo Richard (soprannominato Webberino) non ne voleva sapere di stare nel passeggino. Nel tornare indietro, vedo Mary, che mi saluta e mi dice: “Vieni qui su questo palco per le 9 che ti presento una persona”.
Sono le 9, sono vicino al palco, ma non mi ricordavo già più di quello che mi aveva detto Mary. Vedo le mie amiche e mentre mi accingo a raggiungerle sento qualcuno che mi prende per mano e mi dice : “Vieni che ti porto da mio fratello”. Oddio… connetto: suo fratello, cioè Patrick? Ok, esci dalla mentalità da fan.. non sei lì per quello .
In meno di due secondi mi ritrovo di fronte a lui. Mary gli spiega chi sono, e meno male non so se sarei riuscita ad emettere suoni. Lui mi guarda e mi dice: “Ciao Italia”, mi prende mi stritola in un abbraccio e mi da tre baci sulla guancia. L’atteggiamento di delicatezza e attenzione che ho rivisto nel suo comportamento a C’è Posta per Te con le due sorelle.
Parliamo qualche istante, gli consegno la maglia, mi ringrazia non so quante volte, mi riabbraccia e poi via che questa esperienza è andata.
La sera lo rivedo all’evento privato, scambiano altre parole in tranquillità, qualche foto ancora e tutto sembra naturale.
Ok, ma veniamo al dunque.
Com’è veramente Patrick dal vivo?
Gentile, educato, umano, delicato, presente e attento alle persone che sono lì per lui e attento alle persone che stanno sostenendo lui e famiglia nel suo progetto del Centro.
Ha sempre un sorriso per tutti e per tutti ha una parola. Non ha mai girato con le guardie, se non con l’autista, ed è sempre arrivato in ritardo per concedersi nelle foto. Ha una risata contagiosa ed è molto timido.
Quando gli fanno i complimenti orecchie e punta del naso diventano rosse, sgrana gli occhi e fa una tenerezza pazzesca.
Non ha niente a che vedere con i nostro Dr. Shepherd, lui è Patrick una persona vera.
Quando l’ho visto a C’è Posta per Te, la prima cosa che ho notato è stata proprio quell’imbarazzo nel sentire cori da stadio al suo arrivo ☺.
Il suo “forse è un po’ esagerato” è proprio da lui. Ma non perché sia snob, come qualcuno ha scritto. Lui si ritiene un essere umano tanto come gli altri. La sua naturalezza e genuinità è talmente evidente che sono l’egoismo dell’avere una foto può portare ad affermare che sia una persona che non si concede ai fan. C’è da dire una cosa che ho notato. Se in America gira molto tranquillamente e liberamente, in Italia forse non gli è concesso, e sappiamo il perché. Comunque è anche chiaro di come il suo tempo sia gestito quando partecipa a questi eventi, ma nonostante questo non si nega mai, se lo fa non è lui ma l’agente.
Quindi ragazze, Patrick è proprio così come appare, e io sono molto felice di poter dire che lo so ☺.