Per sopravvivere a un tirocinio chirurgico devi negare l’evidenza. Neghiamo di essere stanchi, neghiamo di avere paura. Neghiamo di voler fortemente riuscire, e soprattutto neghiamo di negare l’evidenza. Vediamo solo quello che vogliamo vedere. E crediamo a ciò che vogliamo credere. E funziona. Mentiamo a noi stessi così tanto che, dopo un po’, le bugie iniziano a sembrare verità. Neghiamo l’evidenza così tanto che non riusciamo a riconoscere la verità. (2×4)
Molte volte mi sono chiesta cosa sia realmente ciò che noi definiamo realtà. La realtà che ci circonda è assolutamente soggettiva. Ognuno la vede con i propri occhi e ci mette dentro solo quello che vuole vedere, sentire e credere. Tutto ciò che non rientra nella realtà che vogliamo lo neghiamo anche se esiste.
Poi invece c’è la realtà oggettiva. Nella realtà oggettiva troviamo le cose come sono effettivamente anche quelle che non ci piacciono. È proprio così che iniziamo a negare tante cose che sono scomode e che non vogliamo ammettere di vedere. Quindi crediamo solo ciò a cui vogliamo credere e vediamo solo ciò che vogliamo vedere e come lo vogliamo vedere. In poche parole mentiamo a noi stessi.
Più viviamo nelle nostra realtà più ci facciamo proteggere dalle nostre bugie, dai nostri segreti. Poi cosa accade? Poi succede che questo mondo ad un certo punto diventa reale e pensiamo sia verità assoluta. A lungo andare questo poi ti porta a non sapere più riconoscere la vera verità.
Mi viene in mente Derek quando finalmente ha la possibilità di firmare i documenti del divorzio, ma nella sua realtà inizia a vedere cose che continuano a fargli negare l’evidenza, fino a scegliere Addison.
Cosa ci porta a scegliere la realtà di cui vogliamo fare parte? Molte volte la comodità dell’abitudine: abbiamo sempre fatto così quindi è giusto continuare in questo modo. Pensate alla giustificazione di Derek quando decide di tornare e riprovare con Addison. “Sono stato sposato 11 anni, non posso buttare via tutto così”, arrivando a negare nella sua testa l’amore per Meredith. Per tutti noi era evidente quanto amava Meredith, ma in quel momento Derek decide di seguire la sua realtà soggettiva, fatta di bugie e di auto sabotaggi verso se stesso.
Quando poi la realtà decide di prendersi il suo posto possiamo rimanere spiazzati. La realtà inizia a spingere forte proprio come il fiume che con tanta acqua si deve creare il suo spazio e spinge gli argini, e tu? E tu ti ritrovi li a nuotare per cercare di inseguire la tua realtà, perché in fin dei conti ci stavi bene. La tua realtà è come una gabbia, una bolla in cui ti senti completamente protetto, ma in realtà non sei al sicuro.
No, non lo sei perché la realtà oggettiva è lì pronta a spingerti fuori e a farti vedere l’evidenza anche se hai paura e non la vuoi vedere. Anche se neghi questa realtà non puoi cambiarla, è proprio per questo che devi affrontarla a testa alta, anche quelle volte in cui pensi di stare affogando trasportato dalla corrente.
Meredith viene travolta dalla realtà quando scopre che Derek non ha ancora firmato i documenti del divorzio, e capisce che ora è il momento di iniziare il duello. Negare l’evidenza diventa un modo per negare ciò che ti sta capitando intorno, ma prima o poi bisogna tuffarsi.
Tuffarsi non è facile, basta iniziare dal trampolino più basso.
A volte la realtà ha un modo tutto suo, assolutamente inaspettato di presentarsi. E quando la diga cede, la sola cosa che si può fare, è nuotare. Prima o poi dobbiamo disfarci del nostro negare. E guardare in faccia la realtà sfidandola a duello. Negare, negare, negare. Negare l’evidenza, rischia di farci perdere di vista la realtà. (2×4)