Non so se vi ho mai raccontato che la pagina Salviamo Derek Shepherd è nata per gioco il giorno in cui ho visto la famosa puntata in cui il nostro amato Derek Shepherd muore.
Il nome #SalviamoDerekShepherd nasce da una semplice riflessione: salviamo tutte le emozioni che questo personaggio ha rappresentato per noi. Non lasciamo che una semplice puntata, probabilmente scritta anche frettolosamente, cancelli le emozioni di 11 anni.
Il personaggio di Derek penso abbia trasmesso alcuni valori molto importanti come l’amore per la famiglia, l’amore per la donna della sua vita, il sacrificio per la famiglia e tante altre cose.
Lo abbiamo visto amare, odiare, piangere, ridere, diventare padre e purtroppo morire.
Ma non è questo il punto, già tante altre volte ho scritto riguardo a ciò.
Quello che ho fatto è andare oltre il Medical Drama. Ho dato spazio alle emozioni.
Sulla mia pagina ho letto di tutto riguardo il mio titolo. Addirittura qualcuno ha scritto che sto raccogliendo soldi per riportare Derek in vita. Ho riso tanto, ma a volte ho provato anche tanta tristezza.
Tristezza perché ho consapevolizzato che una cosa che pensavo fosse semplice in realtà non si è rivelata poi così tanto semplice.
Pensavo che fare del bene fosse una cosa facile, ma noi esseri umani riusciamo a rendere brutte le cose belle di natura. Riusciamo a trasformare in complicate le cose naturalmente semplici.
In realtà tutto nasce dalle mie emozioni, e dalle emozioni delle persone che mi seguono e mi scrivono ogni giorno e hanno fiducia in me.
La mia pagina ha dato voce alle emozioni che molti di noi magari non hanno avuto coraggio di esprimere. Perché? Perché ci è sempre stato detto che non si poteva piangere per una serie tv. Derek è solo un personaggio non esiste.
Beh, sul fatto che sia solo un personaggio ok, ma sul fatto che non possiamo emozionarci davanti a una serie tv, cazzate. Anche quelle sono emozioni.
E perché ci emozioniamo così tanto?
Perché quando vediamo ciò che accade nelle varie puntate troviamo sempre qualcosa di noi. Sennò non ci emozioneremmo.
Perché chi critica non capisce.
Ho ricevuto mail magnifiche, di persone che hanno immaginato di scrivere una lettera a Derek. Parole emozionanti e toccanti. E quelle persone che mi hanno scritto si sono sentite capite e non giudicate.
Da ormai 15 anni mi occupo di emozioni. In questi 15 anni ho capito che le emozioni non hanno tempo e spazio. Esistono e basta. Ognuno di noi ha la sua dimensione per viverle.
E io sono felice di avere dato voce a queste emozioni.
Ci vediamo alla #SaveDerekCon!