Da qualche tempo ho deciso di non guardare più i telegiornali, e di togliere da Facebook tutte le notizie brutte.
Menefreghismo?
No, ho scelto di non volere essere continuamente sottoposta a notizie orrende o tristi.
Ragazze bruciate, bambini picchiati, animali torturati e tante altre cose di cui purtroppo è pieno il mondo.
Qualche giorno fa però non ho potuto fare a meno di ascoltare la notizia della giovane Sara.
Un uomo che non è in grado di accettare il rifiuto.
Persone indifferenti.
Una vita che si spezza.
Questi sono i tre passaggi essenziali di ciò che è successo, stando a quanto ho sentito.
I giornali e telegiornali hanno pane per i loro denti: parole, parole e parole per cercare di dare più dettagli possibili di questo orrore. Dopo tutto come fanno sempre.
Lo hanno fato per il delitto di Cogne, lo hanno fato per il delitto Scazzi, lo hanno fatto per la piccola Yara e per tanti altri.
Allora quale è il senso di tutte queste notizie?
Informare? O dare indicazioni su come effettuare un omicidio?
Ci siamo ridotti a ricercare tutte queste notizie per sapere cosa è successo nei particolari, ma non è colpa nostra. Ci stanno facendo credere che il mondo è solo brutto, pieno di cattiveria e di cose orrende.
Ma sapete perché crediamo in tutto questo?
Perché ogni giorno siamo bombardati da queste notizie.
Siamo talmente bacati che esistono anche riviste dedicate di Cronaca Nera.
Allora è il sapere nel dettaglio come è stata uccisa la piccola Sara che fa capire di non farlo più? O ci fa sentire a posto con la coscienza?
O forse ci vorrebbero delle azioni diverse per favorire un cambiamento in questa continua manipolazione di notizie?
Non sarebbe più utile, a parte il primo passaggio di informazione, capire come dare la notizia in modo tale che possa essere utile per chi ascolta?
O bisogna per forza conoscere tutti i particolari agghiaccianti in modo tale che tutti noi possiamo diventare degli assassini?
Sara è morta, a quanto pare nessuno ha accolto la sua richiesta di aiuto, e in molti stiamo già giudicando. Io alzo la mano per prima.
Forse Sara è morta anche per l’ignoranza della gente, ma noi cosa possiamo fare affinché tutto questo non accada più?
Questo è ciò che dobbiamo chiederci, non cosa ha fatto tizio in auto mentre scappava, o come l’ex la massacrata di botte prima di darle fuoco.
Facciamoci delle domande rispetto a ciò che sta accadendo intorno a noi, a ciò che noi stessi con i nostri pensieri e i nostri comportamenti stiamo creando.
Riflettiamo su quali siano le nostre abitudini.
I mostri ci saranno sempre ma noi li stiamo alimentando.
Piccola Sara, riposa in pace, non posso nemmeno prometterti che la tua morte servirà a qualcosa. Per questo motivo mi sento impotente.
Impotente di fronte a tanta ignoranza e menefreghismo.
Impotente di fronte a questa manipolazione costante.
Impotente al fatto che tu stessa non lo hai denunciato per non creagli problemi. Credevi nell’amore e nella buona fede.
Non si pensa mai che il peggio possa accadere, per fortuna. Ma quando accade agli altri, non si riflette nemmeno, si va avanti come se niente fosse.
[Tweet theme=”basic-white”]Il vero male è la cosa in sé che accade o come la manipoliamo noi?[/Tweet]
Buona riflessione