Qualche giorno fa ho letto un articolo che parlava di amicizia.
È un argomento sul quale ho sempre scritto poco.
Non perché non la ritenga importante, ma perché è un aspetto della mia vita che mi ha fatto molto soffrire.
Quando mi separai da mio marito la prima persona a cui lo dissi era proprio la mia migliora amica.
Quella persona con cui ho condiviso tutto, le cose belle e brutte. Il primo bacio dato ad un ragazzo, le delusioni e anche il giorno del mio matrimonio.
Quando mi ammalai la chiamai al telefono dall’ospedale. Ricordo come se fosse oggi quel momento. “Ciao Silvia, sono io. Sto male e sono in ospedale”.
La sua risposta fu molto fredda “Ancora? Mi dispiace non posso venire a trovarti”. Furono le ultime parole che mi disse.
Da quel giorno non ho più voluto sapere di avere un’amica. Quella che viene definita “la migliore amica”.
Ogni volta che conoscevo una persona che sarebbe potuta diventarla facevo un passo indietro ed ecco che il distacco tornava all’attacco. Nelle mie orecchie rimbombavano ancora quelle parole fredde “non posso venirti a trovare”.
Poi la vita ti riserva sempre delle sorprese, quei doni che non ti aspetti e realizzi solo dopo di averli ricevuti.
Ti ritrovi davanti persone che pensi siano come tante altre invece poi si rivelano così preziose e importanti per la tua vita.
Vorresti dirle quello che provi, e raccontarle ciò che significa per te, ma non lo fai. “Sono solo stupidate, pensi”.
Poi ti rendi conto che invece non lo sono.
Quando sei nei momenti difficili sei felice di sapere che hai una spalla su cui appoggiarti. Sei felice di sapere che non sarai giudicata. Sei felice di sapere che lei c’è.
Non importa se ci si vede poco e per quanto tempo, lei c’è, a qualsiasi orario e per qualsiasi cosa.
Le amiche, quelle vere, sono le persone che saranno sempre vicino a te. Non sono come i mariti o i figli, loro ci saranno sempre anche quando fai delle cazzate.
[Tweet theme=”basic-full”]Le vere amiche ti ascoltano, ti guardano e poi ti dicono•”Ok, andiamo io ci sono”.[/Tweet]
Questo è la meraviglia che la vita mi ha donato per farmi credere che l’amicizia quella vera esiste e che posso ancora crederci.
Grazie Stefania.