Questo articolo nasce da un momento della mia vita che sto vivendo. A volte quando si stanno facendo delle cose veramente importanti che vedono la realizzazione di un sogno, capita che la mente inizi a fare brutti scherzi.
Sentirsi bravi o essere considerati bravi?
“Veramente sei in grado di fare tutto questo?”, dice la mente. Con questa semplice domanda ecco che il dubbio si impossessa dei pensieri e anche della positività. Questi dubbi in realtà hanno una radice molto profonda che rimandano all’idea che tu hai di te stesso.
La vera domanda che bisogna farsi quando qualche pensiero cerca di distruggere ciò che stai creando è: faccio questo per me, per i miei sogni o faccio questo per farmi dire bravo?
Il problema non è tanto la domanda, che tutti siamo in grado di farci, ma l’onestà nella risposta.
Sono sincera, a me è capitato di iniziare dei progetti e bloccarmi, per poi capire che in realtà lo stavo facendo per altri.
Questo punto è essenziale non solo per il raggiungimento del nostro sogno, ma anche e soprattutto per la nostra autostima.
Parliamoci chiaramente voi lavorereste con una persona che non ama ciò che fa e come lo fa? Con una persona che non si considera brava in quello che sta facendo?
Questo è il primo punto: ti senti bravo in ciò che stai facendo?
Se la risposta è no, fermati e rifletti su ciò che stai portando avanti.
La paura di sentirsi bravi
Ebbene si, è possibile avere paura di sentirsi bravi. Poi chiamatela autostima, ma il punto è sempre quello.
Quando si ha paura di sentirsi bravi ci si sente sempre in difetto con il mondo. Si teme in continuazione il giudizio altrui. Prima di prendere una decisione si passano ore a pensare a quale reazione potrebbero avere le altre persone, e quando si prende la decisione si passano ore ad aspettare le reazioni degli altri. Si è sempre pronti ad alzare le mani e dire: ok, forse hai ragione, ho creduto troppo in ciò che avrei voluto fare, forse non è per me”.
Questo è ciò che permettiamo accada quando abbiamo paura di sentirci bravi e aspettiamo che siano gli altri a dircelo.
Il bisogno di riconoscimento
È considerato uno dei bisogni fondamentali. Essere riconosciuti dagli altri, nel credere comune, fa pensare di essere importanti. In realtà non funziona proprio così.
[bctt tweet=”Se prima non riconosci te stessa come importante, come possono le persone considerarti tale?” username=””]
In parole più semplici, se non ti apprezzi tu per primo, come faranno gli altri ad apprezzarti?
Sento molto spesso delle frase del tipo: “Le persone non mi apprezzano per quello che ho fatto”, oppure “Ho fatto quella cosa nessuno mi ha detto niente, Tizio ha fatto una cosa simile e ha avuto successo”.
Dov’è dunque la differenza tra chi ha avuto riconoscimento e chi no?
Nelle persone che aveva accanto? Proprio no! La differenza in questi casi sta proprio nella percezione che le persone hanno di loro stesse.
Se tu stesso non credi in ciò che stai facendo, o lo fai con il puro obiettivo di ottenere approvazione, ti assicuro che non la avrai.
Inoltre stai dando potere agli altri sulla tua autostima.
Quando inizi a credere in ciò che fai, e credi nelle tue capacità le persone rifletteranno la stessa cosa. Sarai approvato e sostenuto.
Essere bravi richiede coraggio
Molto spesso si preferisce rimanere nell’angolino perché è molto più faticoso fare il salto e osare. Io ho fatto così per anni, sono sincera. Mi nascondevo dietro tutto e tutti. Non facevo mai un passo di coraggio e in più ero capace di lamentarmi quando le cose non andavano come volevano.
Guardavo sempre nel piatto degli altri, e iniziavo feroci confronti. Criticavo soprattutto me stessa. Mi dicevano “Brava!” e la mia risposta era “Beh, dai ho fatto il mio dovere”, oppure “Tutti sarebbero riusciti”. Poi me la prendevo se non ricevevo dei riconoscimenti. Insomma facevo la vittima.
Ci sono state delle volte che ho sostenuto persone per raggiungere traguardi importanti, ma che quando è stato ora di raccogliere un “Brava” ho girato l’angolo e me ne sono andata, per poi lamentarmi. Poi, un giorno, è arrivata la nuova consapevolezza.
La strada del cuore
Un giorno arrivi in un punto in cui stai talmente male e hai talmente paura che capisci che qualcosa va rivisto.
Cosa fai un corso di Autostima? No di certo.
La cosa migliore che tu possa fare con te stesso è dedicarti del tempo.
[bctt tweet=”Vuoi essere brava? Dimostratelo! Hai paura? Ascolta cosa ti dice la tua paura, e agisci.” username=””]
Vi ho già parlato in altri post del metodo delle 3A che a me ha aiutato molto.
I primi due passaggi sono proprio Accettazione e Ascolto.
Accetta la paura e accogli quello che ha da dirti. Sarà lei stessa d indicarti la strada più giusta da percorrere.
Non permettere che siano gli altri a dirti se fai bene o male, prima concedi tu stessa il diritto di dirtelo. Certo le altre persone possono darti un punto di vista, ma consideralo solo un punto di vista, e dagli importanza solo se è veramente importante per te e può farti crescere, sennò sono solo chiacchiere.
[bctt tweet=”Le uniche chiacchiere di cui ti devi fidare sono le tue.” username=””]
Buon lavoro.